Cosa faccio per far passare il mal d’orecchio del mio bambino?

La cura ovviamente dipende dalla causa probabile alla base del mal d’orecchio del bambino. 

Ma non è necessario fare una diagnosi precisa per iniziare subito una terapia per calmare il dolore, che può essere davvero forte, soprattutto in caso di otite media acuta. 

Infatti la terapia analgesica, contro il dolore, è il cardine della terapia, qualsiasi sia la causa del mal d’orecchio nel bambino, e se l’otite richieda o meno degli antibiotici. 

La terapia analgesica consiste nel somministrare dei farmaci antidolorifici, come l’ibuprofene o il paracetamolo, associati o meno a gocce per otite tipo Anauran o Otalgan.

Attenzione. Tutti i contenuti di questo sito web sono solo a scopo informativo. Non sostituiscono la visita del medico e non costituisceono un consiglio sanitario o personale. Consultate sempre un professionista qualificato per qualsiasi questione relativa alla vostra salute.

Farmaci analgesici come ibuprofene e paracetamolo. Quando e come usarli in caso di mal d’orecchio nei bambini?

Se il bambino presenta mal d’orecchio per otite media acuta, la somministrazione di un farmaco analgesico è il metodo più efficace per ridurre il dolore. 

Si può utilizzare l’ibuprofene, ad esempio (solo se il bambino ha un’età superiore a 6 mesi), o il paracetamolo.

Le formulazioni in commercio sono diverse, quindi, se siete indecisi, sentite il vostro farmacista o pediatra per il dosaggio. 

Nel caso che il dolore ritorni forte prima delle 6-8 ore tra una dose e l’altra, si può utilizzare un altro farmaco analgesico, come il paracetamolo, o le gocce auricolari (vedi dopo).

Gocce auricolari per il mal d’orecchio dei bambini. Sono utili? Quali e come usarle?

Le gocce auricolari analgesiche si possono usare per ridurre il dolore dell’otite media acuta. Possono essere usate da sole o, meglio, in associazione con ibuprofene o paracetamolo. 

Meglio usare delle gocce che contengono, come anestetico locale, procaina (tipo Otalgan) o lidocaina (tipo Anauran). 

Bisogna ricordarsi che  non vanno usate se vi è un sospetto di otite con perforazione della membrana timpanica, cioè quando vi è della secrezione liquida che esce dall’orecchio. 

Altri farmaci o terapie per ridurre il dolore dell’otite media acuta.

È meglio non fare troppo affidamento su alcuni rimedi tradizionali, come le gocce di olio di oliva nel condotto uditivo, o l’applicazione di ghiaccio o borsa di acqua calda sopra l’orecchio.

Sono disponibili anche farmaci omeopatici, oppure tecniche chiropratiche, agopuntura o altre. Non sono dei metodi con efficacia dimostrata, quindi io personalmente non li raccomando.

Possono essere utili i lavaggi nasali con soluzione fisiologica, per favorire una corretta respirazione ed evitare l’ostruzione delle vie aeree, spesso responsabile dell’otite.

I decongestionanti nasali e gli antistaminici non hanno efficacia nell’otite media acuta. Tuttavia possono essere utili se il bambino ha contemporaneamente altri problemi, come una rinite allergica (antistaminici) o una ostruzione nasale importante (decongestionanti nasali).

Timpanocentesi.

In alcuni bambini con otite media acuta grave e dolore intrattabile, lo specialista effettua in urgenza una piccola perforazione del timpano per fare uscire il pus. Questo intervento si chiama timpanocentesi o miringotomia.

Dato che il pus esce, la pressione all’interno dell’orecchio medio diminuisce e quindi anche il dolore diventa minore.

Come si cura l’otite? Serve sempre l’antibiotico?

Molte volte l’otite guarisce senza antibiotico.

Se il dolore all’orecchio è iniziato da 1-2 giorni, il vostro medico potrebbe proporre, in base all’età del bambino e alla gravità dei sintomi, di aspettare senza prescrizione antibiotica, perché spesso le otiti migliorano e guariscono spontaneamente.

Nel frattempo vi consiglierà l’utilizzo di farmaci per combattere il dolore.

Oppure il vostro pediatra potrebbe consigliarvi di iniziare subito una terapia antibiotica dopo aver esaminato l’orecchio di vostro figlio.

Ad esempio se il bambino ha febbre elevata, o il dolore continua nonostante la terapia analgesica. Oppure se esce del pus dall’orecchio.

Oppure se il bambino è molto piccolo, o se l’otite media acuta è bilaterale.

A volte il trattamento antibiotico non funziona e il bambino peggiora la sua situazione dopo 2-3 giorni. In questo caso va visitato ancora dal medico. 

Altre info qui: UPPA Otite e antibiotici.

Nell’otite media acuta dei bambini, durante o dopo la terapia, occorre fare una visita di controllo?

Di solito è utile, per diversi motivi

A più o meno distanza di tempo a seconda di alcune condizioni, come vedremo, in particolare se il bambino ha ancora sintomi come il dolore oppure questi sono passati. Poi se vi è perforazione del timpano.

Vediamo queste tre situazioni.

Il bambino non è guarito, continuano i sintomi di otite media acuta.

In pratica il bambino, dopo 2 o 3 giorni dalla visita medica, continua a piangere dal mal d’orecchio, insieme ad altri sintomi come la febbre o il raffreddore.

Indipendentemente dalla terapia, il bambino va visitato ancora. Se sta già facendo terapia antibiotica per decidere se cambiarla o meno.

Invece se il bambino sta prendendo solo terapia analgesica, per il possibile inizio di una terapia antibiotica.

Il bambino è guarito, non ha più sintomi.

Anche se il bambino è guarito dalla sua otite media acuta, un controllo dopo 1-2 mesi è utile.

Questo serve per valutare se è presente ancora del liquido all’interno dell’orecchio medio, in pratica se vi è ancora otite catarrale, che potrebbe dare problemi di udito se il liquido resta nell’orecchio medio per diversi mesi.

E questo controllo è particolarmente importante nei bambini verso i 2-3 anni, o se hanno qualche problema di linguaggio.

Se il bambino ha più di 3 anni e non ha problemi di linguaggio, il controllo si può fare anche durante i normali bilanci di salute.

Il bambino ha avuto una perforazione del timpano.

Se, dopo una otite media acuta, il bambino non ha più male o secrezione, il controllo si fa come sopra, come se fosse guarito.

Infatti normalmente la membrana del timpano guarisce rapidamente, e la perforazione si chiude di solito in 5-6 giorni.

Se il dolore continua, allora può trattarsi di una otite media acuta complicata, ad esempio da interessamento dell’osso dietro l’orecchio.

Oppure la fuoriuscita di pus può avere infettato il condotto auricolare e provocato un’otite esterna.

Il mio bambino ha avuto ripetuti episodi di otite media acuta. Posso fare qualcosa per ridurre il numero di otiti?

Molti bambini hanno otiti ricorrenti. Ma cosa si può fare per ridurre la frequenza degli episodi?

Tra i più importanti vi sono questi:

  • Evitate di esporre il bambino al fumo passivo.
  • Effettuate tutte le vaccinazioni. In bambini con otiti continue e gravi può essere utile anche il vaccino per l’influenza.
  • Se il bambino è piccolo e lo state allattando, continuate l’allattamento al seno.
  • Lavate le mani al bambino e ai fratellini o sorelline non appena rientrano in casa.

Serve una valutazione otorinolaringoiatrica se un bambino presenta delle otiti medie acute ricorrenti?

Sicuramente è utile.

Infatti lo specialista valuterà se resta liquido all’interno dell’orecchio medio, con riduzione di udito per molto tempo, e possibili problemi al linguaggio.

Inoltre valuterà se è il caso di intervenire con un trattamento farmacologico, come una profilassi antibiotica.

Oppure con un intervento chirurgico, come l’applicazione di tubi di drenaggio nei timpani per mantenere l’orecchio medio asciutto e quindi prevenire le infezioni e migliorare l’udito.