A tutte le età il raffreddore è un compagno frequente. In questo articolo trovi le cose essenziali da sapere.
Attenzione. Tutti i contenuti di questo sito web sono solo a scopo informativo. Non sostituiscono la visita del medico e non costituisceono un consiglio sanitario o personale. Consultate sempre un professionista qualificato per qualsiasi questione relativa alla vostra salute.
Che cos’è il raffreddore e quali sono le cause?
Il raffreddore è causato da virus. È una infezione acuta, che guarisce da sola, delle vie respiratorie superiori.
Infatti comporta spesso secrezione nasale, starnuti, naso chiuso, ma anche mal di gola, tosse, e a volte un certo grado di febbre e mal di testa.
Il problema è che questi virus sono centinaia, quindi un bambino che inizia il nido o la scuola materna, avrà quasi sempre il raffreddore nei mesi autunno-inverno.
Ma dato che vi sono molti tipi di questi virus, questo, almeno nei primi anni di comunità, non impedisce che si ammali di nuovo.
Il mio bambino è uscito poco vestito, c’era vento ed ha preso un bel raffreddore.
Non è così.
È più facile prendere il raffreddore in un’aula riscaldata confortevole di scuola materna, che fuori al freddo in inverno.
Infatti qui in Svizzera durante le vacanze di Natale, con tanti bambini che giocano fuori, abbiamo una riduzione delle visite per raffreddore, che poi riprendono all’apertura delle scuole materne e nido.
Vi sono terapie specifiche per il raffreddore?
Non vi sono terapie specifiche e gli antibiotici non sono efficaci
Attenzione. In periodo primaverile, soprattutto in bambini al di sopra di 5-6 anni, il raffreddore può anche essere dovuto ad un’allergia, ad esempio ai pollini.
Come si trasmette il raffreddore e cosa fare per prevenirlo?
Come si trasmette?.
Il raffreddore si trasmette in due modi:
- Contatto con le mani, la via più importante. Il bambino tocca un altro bambino che ha il virus, o un oggetto contaminato, poi si tocca il naso o la bocca o gli occhi e si infetta.
- Goccioline contenenti il virus. Il bambino inala le goccioline che un bambino ammalato emette nell’aria con la tosse o gli starnuti. Oppure, se il bambino è vicino, le gocce possono finire direttamente sulla mucosa del naso o congiuntiva.
Come cercare di prevenire il raffreddore?
La cosa più importante è lavarsi le mani, ad esempio quando il bambino torna a casa da scuola.
Va benissimo lavarsi le mani con acqua e sapone e strofinare per 15-30 secondi. Non è necessario usare le soluzioni antibatteriche, a meno che non sia disponibile un lavandino.
Insegna al bambino a lavarsi le mani prima e dopo i pasti, e dopo aver starnutito o tossito.
Molto utile anche insegnare al vostro bambino a tossire tenendo il gomito davanti alla bocca (o meglio un fazzoletto di carta da buttare via).
Ho sentito che al nido vi sono molti bambini con il raffreddore. Meglio che lo tengo a casa?
No. È inutile.
Infatti i bambini sono contagiosi già qualche giorno prima di ammalarsi, quindi è praticamente impossibile evitare di entrare in contatto con i virus.
Quali sono i sintomi del raffreddore?
I sintomi variano a seconda dell’età e del tipo di virus.
Il bambino piccolo, fino a 2 anni circa, può avere secrezione nasale e febbre. Inoltre spesso presenta tosse, ridotto appetito, irritabilità, stanchezza e difficoltà a dormire.
Nei bambini più grandi, in età prescolare e scolare, i sintomi predominanti sono il naso chiuso, gli starnuti, la secrezione nasale e la tosse. Spesso vi è anche mal di testa, stanchezza e febbricola.
Spesso il bambino ha anche mal d’orecchio, che raramente si trasforma in otite vera e propria. Inoltre può essere presente voce rauca, mal di gola, e linfonodi al collo ingranditi.
Quanto durano i sintomi?
Durano più di quanto si pensi.
La secrezione nasale ha il suo massimo al terzo giorno ed è presente al sesto giorno in più della metà dei bambini. Stessa cosa per il naso chiuso e la tosse. La febbricola e il mal di testa passano prima.
In pratica, circa tre quarti dei bambini sono ancora sintomatici dopo 10 giorni.
Ma il mio bambino ha il raffreddore da un mese! Perchè?
Perché spesso prima di guarire il bambino si prende un secondo virus.
Se il bambino non ha sintomi preoccupanti (vedi complicanze), non c’è da preoccuparsi.
Cose da ricordare riguardo ai sintomi.
Devi ricordare qualche cosa importante riguardo ai comuni sintomi del raffreddore.
Vediamo.
Secrezione e congestione nasale.
Spesso si crede che una secrezione nasale gialla o verde indichi una infezione batterica o una sinusite.
Non è così. È normale anche nel comune raffreddore virale.
All’inizio la secrezione nasale è chiara, ma nel giro di pochi giorni diventa gialla/verde. Questo colore non è dovuto a batteri, ma alle cellule di difesa della mucosa nasale (si chiamano “leucociti polinucleati”). Successivamente, quando il bambino sta guarendo, la secrezione torna limpida.
Molto spesso vi è prevalentemente naso chiuso, con ridotta secrezione.
Nel bambino in età scolare, se la secrezione giallo/verde resta per più di dieci giorni, con un peggioramento dei sintomi, si può trattare di sinusite.
Tosse.
Questo è uno dei sintomi più fastidiosi per il bambino con raffreddore. E anche per i genitori, che spesso non riescono a dormire, come il loro bambino.
La tosse può durare molto, anche una o due settimane dopo che il raffreddore è passato.
Però, se la tosse non migliora, o peggiora, potrebbe trattarsi di una complicanza respiratoria (ad esempio una bronchiolite nel bambino piccolo, oppure l’asma)
Febbre.
Spesso è presente all’inizio della infezione, soprattutto nei bambini piccoli. Di solito passa o migliora in 3-4 giorni. Nel caso questa persista, o peggiora, occorre pensare ad una infezione batterica sovrapposta (come un’otite o polmonite).
Se il bambino è grande, in età scolare, una febbre che compare successivamente, dopo 6-7 giorni, magari con un peggioramento del raffreddore, secrezione nasale purulenta, o cefalea, deve fare pensare ad una sinusite.
Mal d’orecchio.
Durante un normale raffreddore, sono frequenti dei problemi all’orecchio. Infatti la maggioranza dei bambini presenta delle variazioni di pressione, anche intermittenti, dell’orecchio medio, la parte che sta dietro la membrana timpanica. E questo li predispone alla complicanza dell’otite acuta.
Come si cura il raffreddore del bambino?
Vi sono diversi modi per far stare meglio il bambino. Vediamo i principali.
Umidificazione e lavaggi nasali.
L’umidificazione dell’aria può migliorare i sintomi della congestione e fluidifica la secrezione nasale. Meglio usare umidificatori a freddo. Attenzione a pulirlo dopo ogni utilizzo secondo i consigli del produttore.
Meglio evitare l’umidificazione o vaporizzatore a caldo o i famosi suffumigi (con la testa sopra ad una pentola di acqua che bolle). Le ricerche non hanno evidenziato benefici e vi è il rischio di ustioni.
Inoltre, uno dei rimedi migliori è quello di mantenere pulito il naso; per sciogliere e lavare le secrezioni potete utilizzare le soluzioni saline da spruzzare o introdurre nelle narici più volte al giorno, ad esempio prima dei pasti e prima di dormire.
Nei bambini piccoli i genitori possono usare delle gocce di soluzione fisiologica, e poi aspirare le secrezioni con gli appositi strumenti in plastica morbida.
I bambini più grandi possono usare gli spray di soluzione fisiologica. (ma ce ne sono anche per neonati)
Idratazione.
È importante dare da bere spesso al bambino, anche perchè spesso vi è un calo dell’appetito, soprattutto nel bambino piccolo.
Inoltre l’idratazione, ad esempio con liquidi caldi, come tisane, brodo (in bambini già svezzati), può aiutare la funzione delle vie respiratorie fluidificando le secrezioni mucose. (9)
Se il bambino rifiuta di mangiare o bere qualsiasi cosa, meglio contattare il pediatra.
Farmaci.
Quando io ho il raffreddore, il farmacista mi da tutta una serie di rimedi. Per il bambino è la stessa cosa?
No.
Gli adulti usano spesso sciroppi con antitussigeni e antistaminici, decongestionanti e altro, spesso combinati.
Nel bambino non vanno bene questi farmaci, anche perché spesso non funzionano. Poi possono avere importanti effetti collaterali.
Come altri farmaci, se il bambino ha febbre e malessere, o dolore all’orecchio, puoi usare paracetamolo o ibuprofene. Se il mal d’orecchio continua, o vedete che esce del liquido dall’orecchio, contattate il medico perchè il bambino potrebbe aver sviluppato un’otite.
Soprattutto non usate mai l’aspirina nei bambini e ragazzi con meno di 18 anni, perché può dare delle complicazioni gravissime al fegato.
In caso di ostruzione nasale importante sono utili anche delle gocce o spray decongestionanti specifici per bambini, da usare per non più di 5 giorni.
Gli antibiotici non sono assolutamente utili per curare il raffreddore, anche in caso di febbre. Sono utilizzati in caso di complicanze (vedi sopra) come le otiti, sinusiti, o polmoniti. Poi gli antibiotici possono essere dannosi, perché favoriscono le resistenze batteriche e possono dare reazioni allergiche.
Fitoterapia e medicine alternative.
Diversi prodotti, come supplementi di zinco o prodotti fitoterapici a base di echinacea, sono pubblicizzati e usati da molti genitori, per trattare il raffreddore.
Gli studi scientifici non dimostrano benefici nel trattamento del raffreddore. Forse vi è un debolissimo effetto preventivo, ma non significativo. Invece vi sono effetti benefici sull’assunzione di vitamina C, meglio in modo naturale.
Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono: alcuni frutti freschi (esempio agrumi, ananas, kiwi), verdure fresche (come lattuga, spinaci, broccoletti), ortaggi freschi (come broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni).
Quando mi devo preoccupare?
Se il bambino sviluppa uno di questi segni o sintomi, bisogna portarlo subito dal pediatra o in Pronto Soccorso.
- Rifiuto di bere per un periodo prolungato.
- Alterazioni del suo comportamento, come marcata stanchezza, bambino assonnato che non risponde normalmente, o marcata irritabilità.
- Difficoltà respiratoria, o respiro veloce.